Alcuni appuntamenti nei borghi della Tuscia nei giorni di venerdì 24, sabato 25, domenica 26 gennaio 2020, come proposti dal sito istituzionale della Provincia di Viterbo.
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Viterbo, La stagione del Teatro dell’Unione
Piazza Verdi
Sabato 25 Gennaio 2020, ore 21.00
“Rigoletto”
In tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, tratta dal dramma di Victor Hugo “Le Roi s’amuse”, musica di Giuseppe Verdi
Orchestra sinfonica Città di Grosseto; Coro lirico dell’Umbria; direttore Lorenzo Castriota Skanderbeg
Centrato sulla drammatica e originale figura di un buffone di corte, Rigoletto fu inizialmente oggetto della censura austriaca. La stessa sorte era toccata nel 1832 al dramma originario Le Roi s’amuse, bloccato dalla censura e riproposto solo 50 anni dopo la prima. Nel dramma di Hugo, che non piacque né al pubblico né alla critica, erano infatti descritte senza mezzi termini le dissolutezze della corte francese, con al centro il libertinaggio di Francesco I, re di Francia. Nell’opera si arrivò al compromesso di far svolgere l’azione alla corte di Mantova, a quel tempo non più esistente, trasformando il re di Francia nel duca di Mantova.
Il 3 giugno 1850 Verdi scriveva a Piave: «In quanto al titolo quando non si possa tenere Le roi s’amuse, che sarebbe bello… il titolo deve essere necessariamente La maledizione di Vallier, ossia per essere più corto La maledizione. Tutto il soggetto è in quella maledizione che diventa anche morale. Un infelice padre che piange l’onore tolto alla sua figlia, deriso da un buffone di corte che il padre maledice, e questa maledizione coglie in una maniera spaventosa il buffone, mi sembra morale e grande, al sommo grande». La decisione finale sul titolo cadde sul nome del protagonista, cambiandolo da Triboletto, traduzione “letterale” dell’originale Triboulet, a Rigoletto (dal francese rigoler, che significa scherzare).
Intenso dramma di passione, tradimento, amore filiale e vendetta, Rigoletto offre una combinazione di ricchezza melodica e potenza drammatica. [senza fonte] Dal punto di vista musicale abbiamo, fin dal preludio, il ripetersi costante del tema della maledizione, tramite la ripetizione della nota Do in ritmo doppio puntato.
Personaggi ed Interpreti:
Rigoletto: Carlo Kang
Gilda: Claire Coolen
Il Duca di Mantova: Luigi Song
Sparafucile: Antonio Marani
Maddalena: Asude Karayavuz
Giovanna: Viola Sofia Nisio
Il Conte di Monterone: Ferruccio Finetti
Marullo: Valerio Garzo
Matteo Borsa: Silvano Paolillo
La Contessa di Ceprano: Viola Sofia Nisio
Il Conte di Ceprano: Marco Cetra
Direttore di scena: Renato Pilogallo
Datore Luci: Manrico Fasano
Capomacchinista: Alessandro Mazzoli
Attrezzista: Madia Cotimbo
Sarta: Ilaria Pinto
Parrucchiere: Francesco Ricciardi
Info: www.teatrounioneviterbo.it; 388.9506826
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Viterbo, La stagione concertistica dell’Università della Tuscia
Auditorium di Santa Maria in Gradi (ingresso via Sabotino, ampio parcheggio)
In collaborazione con il Keyboard Charitable Trust di Londra
Sabato 25 gennaio 2020, ore 18
Pianista Yuanfan Yang (Vincitore Premio Chopin di Roma)
Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685-Lipsia, 1750), Toccata in do minore BWV 911 (Moderato; Adagio; Allegro moderato; Adagio; Tempo I; Adagio; Presto)
Robert Schumann (Zwickau, 1810-Endenich, 1856): Carnaval op 9 (Préambule, Pierrot, Arlequin, Valse noble, Eusebius, Florestan, Coquette, Replique, Papillons, A.S.C.H.-S.C.H.A (Lettres dansantes), Chiarina, Chopin, Estrella, Reconnaissance, Pantalon et Colombine, Valse allemande, Paganini, Aveu, Promenade, Pause, Marche des “Davidsbundler”contre le Philistins)
Fryderyk Chopin (?elazowa Wola, 1810-Parigi, 1849): Sonata n. 2 in si bemolle minore op 35 “Marche Funébre” (Grave, Doppio Movimento; Scherzo; Marche Funèbre Lento; Finale Prest
“Il concerto di sabato 25 gennaio 2020 – afferma il direttore artistico Franco Carlo Ricci – una delle vette della XV Stagione concertistica, ha come protagonista un giovane, straordinario pianista inglese, nato ad Edimburgo da genitori cinesi, Yuanfan Yang, vincitore del prestigioso Premio Chopin di Roma 2018.
Vincitore di numerosi altri concorsi pianistici, tra cui il Hastings International Piano Concerto Competition, il Concorso Pianistico Internazionale di Young Artists di Cleveland e il 4°Concorso Internazionale Franz Liszt di Weimar,Yuanfan, che è anche compositore versatile e abile improvvisatore, ha suonato per molte importanti società musicali e festival in Gran Bretagna, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Polonia, Romania, Spagna, Svizzera e Stati Uniti, e ha eseguito i più importanti concerti classico-romantici con molti eminenti direttori e orchestre quali la Royal Northern Sinfonia, La Royal Liverpool Philharmonic, la Romanian Radio National Symphony Orchestra, la Wuhan Philharmonic Orchestra, la Symphony Orchestra di Cleveland e la Camerata di Manchester. Realizzato in collaborazione con il Keyboard Charitable Trust di Londra il Concerto all’Università della Tuscia prevede pagine celeberrime dei più grandi compositori della storia della musica quali Johann Sebastian Bach (Toccata in do minore BWV 911), Robert Schumann (Carnaval op 9), Fryderyk Chopin (Sonata n. 2 in si bemolle minore op 35 “Marche Funébre”).
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Acquapendente, La stagione del Teatro Boni
Piazza della Costituente n. 9
domenica 26 gennaio 2020, ore 17,30
“Orgasmo e pregiudizio” di e con Fiona Bettanini e Diego Ruiz; regia Pino Ammendola e Nicola Pistoia
La commedia ha già fatto ridere migliaia di spettatori, curiosi di spiare questa coppia di amici (Diego Ruiz e Fiona Bettanini) che si ritrova a dover condividere il letto di un motel. Da quel letto non scenderanno mai, ma su quel letto affronteranno le loro più intime paure, le reciproche curiosità, le debolezze mai ammesse e riusciranno a confessarsi segreti e tabù mai pronunciati prima. Il tutto ridendo delle proprie debolezze.
Anche lo spettatore riuscirà a capire finalmente cose che non aveva mai avuto il coraggio di domandare. Cosa pensano gli uomini della sessualità femminile? Hanno presente quali siano effettivamente le fantasie delle donne? E le donne conoscono i piaceri dell’uomo? Quali sono le tattiche per conquistarlo? Qualcuno sa spiegare che magia c’è a fare l’amore di prima mattina, con l’alito pesante, la bocca impastata e le caccole agli occhi? E le posizioni ideali per trovare il punto G? Ci sono uomini che lo cercano da anni e ancora non l’hanno trovato.
Queste e altre ancora sono le domande che si pongono i due protagonisti nella stanza di un Motel su un grande letto matrimoniale, lenzuola rosse e un’atmosfera piacevolmente piccante. Cosa succederà su quel letto e quante verità verranno a galla, lo scoprirete solo ridendo.
Info: www.teatroboni.it; 334.1615504; 0763.733174
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Bagnoregio, Mostra di Achille Perilli
Lo spazio espositivo di Palazzo Petrangeli (via Roma 28), ospita più grande artista del Novecento vivente: Achille Perilli.
Curata da Davide Sarchioni, con il prezioso contributo di Nadja Perilli, ‘Achille Perilli Beyond’ nasce dalla collaborazione tra Comune di Bagnoregio, Casa Civita, Vetrya, Fondazione Luca e Katia Tomassimi, Terra Media Lady Art.
“Fino al 29 febbraio 2020 questa mostra punta ad accendere i riflettori sul centro storico di Bagnoregio, su cui stiamo attivando un lavoro di narrazione e promozione – afferma il sindaco di Bagnoregio Luca Profili -. Si apre una fase importante che punta a rilanciare tutto il territorio e l’arte insieme alla cultura devono giocare un ruolo centrale”.
La mostra è aperta tutti i giorni, compresi festivi, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17.
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Bolsena, La stagione del Piccolo Teatro Cavour
Corso Cavour 51
venerdì 24 gennaio 2020, ore 21
Anna Lisa Amodio e Giovanni Von Garttner in “Luci del varietà”, a cura della Compagnia teatrale La Quercia Incantata.
“Luci del Varietà” è un divertente e, al tempo stesso, poetico tuffo nel mondo del varietà, dei cabaret e del cafè chantant. In scena Anna Lisa Amodio dà vita alla figura che di quel mondo era l’emblema: la soubrette; accompagnata al pianoforte e, a volte ‘sabotata’, dal Maestro Giovanni Von Gartner, musicista virtuoso.
I due personaggi, sempre in competizione per chi deve avere il nome più grande in cartellone, conducono il pubblico nel mondo dell’avanspettacolo, dove tutto è meraviglioso. Lo spettatore è invitato a lasciare tutti i problemi fuori dalla porta del teatro per riprenderli, se vorrà, alla fine dello spettacolo, proprio come accadeva in tempi meno felici, quando il palcoscenico faceva dimenticare il buio della guerra con lo scintillio delle paillettes e delle luci della ribalta.
Dalla suggestione delle più amate canzoni di tutti i tempi, nasce una galleria di personaggi femminili che, in modo ironico, nostalgico e, a volte, irriverente, ci restituisce “il sapore di un’epoca”, dalla nascita dei primi Cafè Concerto in Francia passando attraverso i Kabaret tedeschi, fino ad arrivare ai Cafè Chantants di Napoli.
Il repertorio musicale è un omaggio e un tributo alle grandi cantanti del passato: Edith Piaff, Marlene Dietrich, il Trio Lescano e le famose sciantose partenopee.
Info: 339.8357352
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Caprarola, La stagione del Teatro “Don Paolo Stefani”
Via Giuseppe Cristofari
sabato 25 gennaio 2020, ore 21
“Zhivago Story; il libro che non doveva essere scritto” di Angelo Ruta, con Pietro Pignatelli; musica di Angelo Giovagnoli; regia di Angelo Ruta
Angelo Ruta pone al centro della narrazione il potere dei libri, capaci di cambiare il corso della storia in modo incruento. Il tutto alternando una spy story a una storia d’amore.
“Da dove cominciare per raccontare le vicissitudini che portarono alla pubblicazione di un libro come Il dottor Živago? E soprattutto come raccontare questa storia, dal momento che è così rocambolesca da non sembrare neanche vera? Meglio dire perché raccontarla: perché Il dottor Živago rappresenta un caso emblematico dell’urgenza di esprimersi, dell’incontrollabile necessità di far sentire agli altri la propria voce”.
Sulla scena un solo attore ricostruisce tutta la vicenda, tra salti temporali e divagazioni poetiche, accanto a una curiosa macchina scenica, una sorta di “scatola delle meraviglie” realizzata dall’artista del legno Ivan Paradisi. È questo il caso di confidare nella potenza evocativa di certe immagini o di certa musica per trasportarci altrove; tanto più che l’altrove è un passato recente già radicato in noi, fatto di foto in bianco e nero, di storiche collane di libri, di film entrati nell’immaginario collettivo.
Info: 0761.1840202
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Carbognano, La stagione del Teatro Bianconi
Via Fontanavecchia 12
Domenica 26 gennaio 2020, ore 16,30
“Cantastelle” di Manuele D’Angelo e Andrea Perrozzi
Cinque grandi musicisti, un grande libro sul quale ci sono scritte tante storie di vita, o la storia di molte vite.
Un concerto dedicato ai cantautori Italiani, “raccontato” da Andrea Perrozzi (cantautore, attore e musicista); con Pino Iodice, Jacopo e Matteo Carlini, Salvatore Mennella e Angelo Trane.
Un intenso viaggio alla scoperta del più grande cantautorato italiano.
Una serata in cui Perrozzi presterà la propria voce per dipingere le emozioni della vita, anzi di molte vite accompagnato da Samantha Discolpa e da un gruppo di musicisti di spessore e dalla grande carica emotiva: Pino Iodice, Salvatore Mennella e Alessandro Sanna.
Qualcuno sostiene che, quando una vita si spegne sulla terra, si accende una stella di più nel cielo. “Cantastelle” è proprio questo: un saltimbanco, un artista di strada, canta la vita e racconta la storia di esistenze significative.
Storie di vita, che accendono i cuori dell’uditorio e poi si fanno astri su nel cielo, cantate attraverso le composizioni più belle ed emozionanti del nostro tempo, scritte da nomi importanti come Bruno Lauzi, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Lucio Dalla e molti altri cantautori italiani, altre “stelle” del nostro firmamento artistico.
Cantastelle è uno spettacolo gradevolissimo, leggero ma non banale, emozionante, divertente, scelte musicali raffinate, che tocca tante corde e trascina il pubblico a cantare come in un concerto. In un’atmosfera magica, irreale e poetica, senza rinunciare all’ironia che è parte fondamentale della vita di ciascuno, questo cantastorie osserva l’universo, si interroga sull’esistenza di Dio, accende i cuori dell’uditorio e regala al cielo le composizioni più belle ed emozionanti del nostro tempo.
Info: 340.1045098; www.teatrobianconi.it
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Chia (Soriano nel Cimino), Gli eventi di Spazio Corsaro
Via Ripetta 20
sabato 25 gennaio 2020, ore 21,30
“Di signori distratti, blasfemi e spose bambine”: i Sambene cantano De André; con Roberta Sforza (voce), Veronica Viviani (voce e chitarra), Ernesto Quintero Puerto (violino), Emanuele Storti (fisarmonica), Lucia Brandoni (direzione e arrangiamento vocale)
Ingresso a offerta
Info: www.spaziocorsaro.it
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Fabrica di Roma, Musica Danza e Opera
Teatro PalArte, via XXV Aprile
domenica 26 gennaio 2020, ore 17,30
“Neil” di Salvatore Caccia, a cura della compagnia di danza “Balletto Lunense”, dedicato al 50° anniversario del primo sbarco sulla Luna.
Uno spettacolo di danza, musica e poesia con la musica dal vivo di “Faber Ensemble” diretta da Gregpry Overton Smith; coreografie di Salvatore Caccia, Claudia Venditti e Angelo Venneri
Info: 0761.569001; 320.7983999
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Montalto di Castro, La stagione del Teatro “Lea Padovani”
Via Aurelia Tarquinia 58
domenica 26 gennaio 2020, ore 17
Nell’ambito della sezione “A Teatro con mamma e papà”: spettacolo della compagnia “Circo Malandrino” per bambini e famiglie
Una travolgente parata di musicisti clown catalizzerà l’attenzione degli spettatori, che tra brani popolari, ritmi latini, capolavori classici e remake di colonne sonore, assisteranno ad una serie ininterrotta di gags clownesche, numeri di equilibrismo, giocoleria, magia comica.
“Circo Malandrino” nasce dal desiderio della compagnia di realizzare uno spettacolo dove musica e clownerie si fondono insieme, creando situazioni dal comico, al grottesco e demenziale.
Musica e improvvisazione teatrale saranno la trama dello spettacolo, dove sonorità e gestualità sostituiranno interamente la parola, rendendo la performance adatta ad un pubblico eterogeneo, sia per età che per nazionalità.
Info: www.teatroleapadovani.it; 0766.870115
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Ronciglione, La stagione del Teatro “Ettore Petrolini”
Via Sutri 1
domenica 26 gennaio 2020, ore 18
“Imparare ad amarsi” di Pierre Palmade e Muriel Robin, con Pino Insegno e Alessia Navarro; regia Siddhartha Prestinari
Imparare ad amarsi è una storia d’amore come tante. Un matrimonio, un divorzio, un rincorrersi di dubbi, mancanze e rancori. Poi la vita che riprende colore con nuovi amori, nuove promesse e rinnovati “per sempre”. Poi, forse, un riavvicinamento, perché, come dicono i saggi, talvolta bisogna perdersi per ritrovarsi.
La forza di questo testo, che ha registrato per anni il tutto esaurito in Francia e ha ottenuto grande successo anche in Italia, è l’originalità della struttura: sembra ispirato a “Le sedie” di Ionesco, in cui gli attori interagiscono con decine di altri personaggi invisibili ma reali, creando sublimi siparietti.
I dialoghi ficcanti, divertenti, intrisi di grande ironia danno un ritmo musicale al racconto e ci si ritrova a ridere dell’amore, a ridere di noi stessi, ma soprattutto ci si ritrova con la voglia di innamorarsi ancora, perché l’amore non c’è storia, ti acchiappa, ti stordisce e vince sempre.
Info: 366.9731522
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Tarquinia, Visite guidate varie
venerdì 24, sabato 25, domenica 26 gennaio 2020, ore 10,30-12,30
Visita al Torrione di Matilde di Canossa e alle chiese di San Giacomo e San Sebastiano
Info: 0766.849282
sabato 25 gennaio, dalle ore 15: “Tarquinia sotterranea”: alla scoperta di vecchia cunicoli sotterranei, con aperitivo; partenza da piazza Cavour
Info: 347.8125269
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Vitorchiano, domenica 26 gennaio 2020, dalle ore 15,00
Piazza Umberto I
Sfilata carri allegorici a cura dell’associazione Carnevale Vitorchiano
Ingresso libero
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Le iniziative di Antico Presente
Domenica 26 gennaio 2020
La valle dei mulini nelle gole del Biedano
L’attività vulcanica con le sue esplosioni ha ricoperto tutto il territorio di una coltre di materiale incandescente divenuto con il tempo e con le piogge uno strato di tufo che ha forgiato il territorio del Parco Marturanum, noto per le sue necropoli rupestri ma anche per la lussuosa vegetazione che ci riporta indietro nel tempo.
Il torrente Biedano, che nasce dalle viscere della terra sotto il borgo di Barbarano Romano con il suo incessante scorrere per millenni ha scavato delle gole tra pareti di tufo alte anche 60 metri frutto dell’erosione dell’acqua sui terreni vulcanici locali.
All’epoca degli etruschi la via che costeggiava il torrente era la strada che collegava i due abitati di Blera e di Barbarano Romano, le alture erano impenetrabili boschi e selve. Anche i romani passavano per le gole che con loro divennero una vera e propria via: la Clodia.
Il percorso mette in evidenza due grandi realtà del territorio: la forra e le vie cave: La prima è una stretta gola di erosione tra pareti alte di tufo e perpendicolari in fondo alla quale scorre un corso d’acqua, le vie cave invece, caratteristiche del periodo etrusco, sono scolpite all’interno di banchi tufacei e costituiscono una suggestiva rete viaria di epoca etrusca.
Si percorrerà la suggestiva cava delle Quercete con iscrizioni di tutti i tempi che ci porterà nel fondo della gola. Attraversando il torrente più volte, appariranno rovine di antichi mulini e dighe che formano laghetti inaspettati, antichi cunicoli per regimentare le acque e orti utilizzati dalla popolazione fino alla metà del secolo scorso.
Guida: MGiulia Catemario, Guida ambientale escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E. (tesserino Numero LA341).
Dati tecnici: Il percorso, di facile/media difficoltà, attraversa più volte il torrente su massicciate di pietra. Lunghezza di circa 5 km con un dislivello di 100 metri. Durata 3 ore
Appuntamento: Domenica 26 gennaio 2020 ore 9.30 nel parcheggio in piazza Regina della Pace a Blera;
Equipaggiamento: Abbigliamento sportivo, scarponcini da trekking, acqua. Utili i bastoncini.
Info e prenotazioni: MGiulia 335 8034198; info@anticopresente.it; www.anticopresente.it