di Leo Abbate
Mister Bonelli, è un fiume in piena, ci avvicina a passo di marcia per raccontare la sua verità.
D. Mister come si spiega questa sconfitta contro una squadra certo non irresistibile, che da quattro giornate non conquistava i tre punti?
R. Nel primo tempo è mancato solo il gol, in parte per merito del portiere del Rieti (Natali, ndr) che ha compiuto un paio di prodezze; tuttavia sono persuaso che continuando a giocare per tutti i 90 minuti con quella determinazione, senza rischiare nulla e con la partita saldamente nelle nostre mani, avremmo portato a casa la vittoria.
D. allora cosa vi ha condizionato nella ripresa? Avete subito entrambe le reti, una su punizione ed una su azione, nei secondi 45 minuti di gioco.
R. Nei primi tre minuti della ripresa abbiamo subito l’espulsione per doppia ammonizione di Cruciani e siamo rimasti in dieci per tutto il resto della partita, e quello che mi dispiace di più è l’atteggiamento rinunciatario di quei ragazzi che pur facendo parte di questo gruppo, dopo aver giocato per una stagione con gli juniores vincendo un campionato regionale, quando vengono chiamati in prima squadra si sentono in qualche modo “arrivati” e se tornano a dare una mano, anche solo occasionalmente, non garantiscono alla gara quella dedizione e quell’impegno che davano prima. Sembra quasi che le soddisfazioni e le gioie che hanno provato con noi, si cancellino in un solo colpo. Non è giusto, la società è la stessa e l’impegno deve essere lo stesso, in prima squadra come con noi.
D. Se il problema è quello, Mister, non è facile da risolvere e forse non può risolverlo da solo, che ne pensa?
R. Invece è semplice: se qualcuno se la sente di darci una mano con entusiasmo, impegno e grinta, sia il benvenuto; gli altri, facciano quello che vogliono. Vorrà dire che darò più spazio ai ragazzi degli allievi che, per quanto ancora troppo giovani per affrontare un campionato così impegnativo, almeno mi garantiscono spontaneità, disponibilità e voglia di giocare.
Intanto la zona play off, si allontana e i margini di errore si assottigliano sempre di più. Serve di ritrovare armonia e motivazioni, da parte di tutti.