Riceviamo da Quinto Mazzoni e pubblichiamo
Ce la vogliono dare a bere, ma noi siamo stufi! Si stanno prendendo beffa di noi e sperano in un altro abbocco dei cittadini su un’ulteriore azione incomprensibile del Comune.
È dal 2016 che ci battiamo perché il nuovo lungomare Harmine, alla Marina di Montalto, è tutto fuorché apprezzabile, privo di abbattimento delle barriere architettoniche, con un mattonato non idoneo, oltreché disastrato in pochissimo tempo, e con una fontana non funzionante, anche dopo i numerosi tentativi di collaudo e gli ulteriori interventi per provare un’inutile messa in funzione. Tutto questo mentre alle nostre segnalazioni e alle nostre lamentele, l’ex sindaco, Sergio Caci, con il suo solito sorriso beffardo, su una moto da strada, percorreva la Marina, presentandoci i lavori del Lungomare Harmine come una grande opera, degna da stelle sul petto, nella scorsa campagna elettorale, e proponeva il rifacimento di viale Garibaldi ai Commercianti della nostra cittadina, come qualcosa di meraviglioso, da paragonare a quel lungomare che tutto il Lazio, a suo dire, in aula consigliare, ci invidiava.
In tutto questo noi, che ne vedevamo uno scempio, eravamo i pazzi! Ed ora cosa è successo? La deliberazione n 299 del 13 Dicembre scorso vede la nostra Amministrazione fare causa alla ditta che ha eseguito i lavori ed al direttore dei lavori stesso, – per il risarcimento del danno da vizi dell’opera per quanto riguarda i “lavori disistemazione e riqualificazione del Lungomare Harmine”- Quando chiedevamo dove fossero le certificazioni, che attestassero l’idoneità dell’opera, sembrava stessimo cercando dei cavilli assurdi per attaccare il buon operato di questa amministrazione, inerme nei confronti dei danni subiti dall’esecuzione di questa grande opera, ed ora, a distanza di anni, la giunta si sveglia e chiede i danni?
Cosa c’è sotto? A che cosa si deve questo barlume di lucidità, quando si era lanciato, poco tempo fa, con un entusiasmo da far paura, il rifacimento della seconda parte del lungomare Harmine, in base allo stesso identico progetto? Con quali certificazioni venivano richiesti i soldi alla Regione, per finanziare l’opera? Sono stati ottenuti questi finanziamenti? Noi non siamo soliti bere le fandonie di questa amministrazione, che solo oggi, spendendo altri 15.000 euro delle nostre tasche, di punto in bianco, cambia rotta, e sembra vedere quello che ha sempre tentato di nascondere: un opera fatiscente e poco praticabile, sporca, ed un lungomare affatto funzionale, con un fontana che c’è, ma, per la verità, non c’è , senza abbattimento delle barriere architettoniche, una pista ciclabile che sembra una stradina di campagna arroccata, fognature non funzionanti, piante ornamentali costate migliaia di euro, rimosse alla distanza di sole due settimane perché già secche. Siamo stati accusati di rompere le mattonelle e tagliare le piante. Vergogna! Noi non ce la beviamo! Cosa c’è sotto tanto rinsavimento?
Il Circolo PD di Montalto di Castro e Pescia Romana
Quinto Mazzoni Segretario