Riceviamo da Alessio Gambetti e pubblichiamo
Presso la spiaggia antistante la ex base CALE sita all’ingresso della Riserva Naturale di Ripopolamento Animale si sta consumando un vero e proprio danno ambientale, tutto questo poteva, anzi doveva essere evitato.
Era infatti l’8 novembre 2018 quando segnalammo all’Agenzia del Demanio, per conoscenza al Comune di Tarquinia, che dalla sabbia a causa dell’erosione costiera stavano emergendo interi blocchi in cemento armato con ferri arrugginiti ed una pavimentazione. Chiedemmo che questo tratto di spiaggia fosse sottoposto ad un’approfondita bonifica da questo materiale perché se lasciato lì con il mare in progressivo avanzamento lungo la linea di costa ci saremmo trovati una situazione ancora peggiore, così è stato purtroppo.
Sono seguite altre email nel 2018, il 16 novembre, il 23 novembre 2018 alla quale rispose il 7 dicembre 2018 l’Agenzia del Demanio dicendo che avrebbero fatto un sopralluogo al fine di definire le azioni da mettere in campo per la tutela e la messa in sicurezza dell’area. Ma il materiale ancora è lì su quella spiaggia. Continuammo quindi a scrivere chiedendo interventi anche nel 2019, il 13 febbraio, il 15 febbraio, 8 novembre 2019, il 27 novembre 2019, il 2 dicembre 2019 dove abbiamo scritto oltre che al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Lazio, all’Agenzia del Demanio e per conoscenza al Comune di Tarquinia, abbiamo scritto anche alla Guardia Costiera ed ai Vigili del Fuoco chiedendo un loro intervento in quanto, si allegano alcune foto scattate oggi 6 12 2019, la situazione è ormai precipitata anzi ormai tutto questo materiale, cemento armato rotto con ferri arrugginiti, piastrelle della vecchia pavimentazione dello stabilimento balneare dell’Ex CALE sta finendo sparso sulla spiaggia ed in mare.
Una situazione di piena emergenza. Un vero e proprio danno ambientale che si poteva e doveva evitare se solo qualcuno si fosse attivato già lo scorso anno quando dicemmo che se non si interveniva si sarebbe verificato ciò che ora è sotto gli occhi di tutti. Nessuno risponde alle nostre email questo va detto ma non molliamo abbiamo nuovamente scritto al Comando dei Vigili del Fuoco, anche il 5 dicembre 2019, Vigili del Fuoco ringraziamo per il grande ed importante lavoro che fanno quotidianamente a difesa e tutela del nostro territorio, confidando in loro affinché come abbiamo detto si possa intervenire in somma urgenza perché è in corso presso la spiaggia antistante la Ex Base CALE un vero danno ambientale danno che diventa ancor più grave perché all’ingresso di una Riserva Naturale.
Vogliamo fare una riflessione, se fosse stato un privato a trovarsi in questa situazione a che cosa sarebbe andato in contro con questo materiale edile pericoloso ormai tutto dentro mare. Siamo seriamente preoccupati, vogliamo che si intervenga con urgenza con la bonificata e la messa in sicurezza della spiaggia di fronte la Ex Base CALE anche perché oltre il danno ambientale ad essere a rischio è anche la pubblica incolumità visto che su questo tratto transitano centinaia di persone al giorno. Vedere un’area come questa per altro sita all’ingresso di una delle Riserve Naturali più belle della Regione Lazio, ridotta in questo stato è incomprensibile, perché arrivare a far degradare un’area fino a questo punto. Piange il cuore vedere tutto questo, ma non molliamo e continueremo a batterci per loro, le nostre meravigliose Saline di Tarquinia.
Alessio Gambetti
Presidente Associazione Tarquinia Nel Cuore