Riceviamo e pubblichiamo
“È motivo di soddisfazione vedere riconosciuto ufficialmente il valore culturale delle rievocazioni storiche della Tuscia”. Lo afferma il consigliere regionale (Pd) Enrico Panunzi, dopo l’approvazione da parte della Regione Lazio, con la determinazione G13440 dell’8 ottobre, in attuazione della delibera regionale numero 63 del 14 febbraio 2017, dell’Albo regionale delle rievocazioni storiche. “Ho seguito fin dall’inizio in prima persona l’iter burocratico per l’istituzione dell’albo – prosegue -, facendo inserire nella legge 15 del 2014 “Sistema cultura Lazio: Disposizioni in materia di spettacolo dal vivo e di promozione culturale” l’articolo 11 riguardante le “Rievocazioni storiche e manifestazioni tradizionali”. Il traguardo raggiunto è molto importante, perché tuteliamo una ricchezza straordinaria fatta di tradizioni e folklore. Ci sono ancora molte realtà che possono ottenere il riconoscimento. Lavorerò, perché si possa coinvolgere altri comuni della nostra provincia, che sono custodi di eventi di grande interesse culturale”. Attualmente sono iscritte all’albo 64 rievocazioni storiche. Per la Tuscia ci sono la rievocazione “Julianellum 1536” di Vignanello, l’Ottava di sant’Egidio e la Processione del Cristo morto di Orte, il Palio delle corse a vuoto a Ronciglione, il Corteo storico e il Palio di sant’Anselmo a Bomarzo, il Palio dei Borgia a Nepi, la Sagra delle castagne a Soriano nel Cimino, i Festeggiamenti di san Famiano a Gallese e lo Sposalizio dell’albero a Vetralla.