Un consiglio comunale durato quasi cinque ore e non privo di tensioni, sorprese e polemiche, iniziato con la presentazione della nuova segretaria comunale e con le assenze in maggioranza dei consiglieri Stefano Zacchini e Mauro Bonifazi e concluso con un supplemento di incontro con la dirigenza del Tarquinia Calcio.
La miccia si accende subito, ed è la stessa già portata in discussione nelle sedute scorse: la convocazione dei consigli alle 8 e 30 del mattino. “Crea difficoltà sia per i cittadini che per noi consiglieri. – esordisce dai banchi dell’opposizione Alberto Riglietti – Non è una cosa corretta per la popolazione o per chi è stato eletto dalla popolazione e deve rappresentarla al meglio. Questa amministrazione si rimangia le parole giorno per giorno: molti consiglieri ora in maggioranza nello scorso mandato avevano votato favorevolmente alla mozione sulle convocazioni in orario pomeridiano”. “Evidentemente non sono brava come il precedente presidente del consiglio – replica con ironia l’attuale presidente dell’assise Federica Guiducci – e devo avvalermi dell’aiuto dei dipendenti comunali”. “Bastava non accettare l’incarico! – incalza Moscherini – Questa non è mica un’aula di scuola, qui si deve venire già preparati”. Poi sia lui che Celli e Conversini lamentano di aver ricevuto gli atti appena giovedì prima del consiglio, con gli uffici comunali già chiusi per le festività, senza l’opportunità di poter consultare i responsabili e i tecnici per chiarimenti o informazioni.
Poi, pur esulando dall’ordine del giorno, la discussione si sposta su temi sportivi, anche per la nutrita presenza di giocatori del Tarquinia Calcio in aula. A lanciare l’argomento è Conversini, che chiama in causa l’assessore a cultura e sport, riportando le problematiche non solo del Tarquinia, ma anche di Arteritmica e dell’atletica: “Date spazio a chi chiede un incontro: se non trovate le soluzioni, chiedete aiuto anche a noi della minoranza. Ricordatevi che è vero che siamo solo sei, ma rappresentiamo il 60% di chi ha votato al primo turno. Venite a più miti consigli e gestiamo assieme queste realtà”.
“Cambia metodo: questo tuo modo di far politica è antico e superato”, la replica di Giulivi, mentre l’assessore Tosoni ringrazia Conversini “per ricordarmi i problemi dell’assessorato. Che nascono da quando Conversini era sindaco: forse dimentica che dal 1994 la Lestra ha un contratto trentennale. Questi problemi si trascinano dagli anni novanta, con sedi concesse solo per conoscenza alle associazioni sportive o culturali”. Poi, sul mancato incontro con Arteritmica: “Trenta giorni, in ambito di vita amministrativa, non sono nulla: li abbiamo usati per altre priorità, dagli eventi alle scuole. Conversini invece che problemi porti soluzioni: noi faremo del nostro meglio ma non dimentichiamo il passato”.
Ma sul tema sportivo incalzano anche Riglietti e Celli, che definisce quella verificatasi un “situazione al limite dell’assurdo. Non è un problema di soldi, ma solo di impuntatura e provocazione. Credo ci si debba mettere seduti e trovare una soluzione: impossibile inviare una lettera di revoca da oggi a domani solo per il mancato accordo tra associazioni. L’amministrazione quantifichi una cifra, la giustifichi e la stabilisca: il diritto va garantito a tutti”. Poi un violento battibecco con l’assessore Tosoni.
Nel clima riscaldatosi anche con interventi dal pubblico, Giulivi prende la parola. “Il campo del Tarquinia Calcio è omologato: perchè non ci vogliono giocare? Sono stat dati due campi diversi a due società diverse proprio per evitare questa situazione. Sono state date, per errore, due autorizzazioni, ma se il campo è stato omologato nel 2018 il Tarquinia può giocare al Cardoni”. Sono gli stessi giocatori tra il pubblico a fargli notare come non sia così, evidenziando le problematiche dell’impianto. “Se non ci si può giocare qualcuno deve dirmelo: non ho una lettera del Tarquinia sulle necessità di lavori al campo comunale”.
Il consigliere Riglietti, però, fa notare come su quel campo ci sia stato un recente sopralluogo del vicesindaco Serafini, che conferma la visita – “come fatto su tutti gli impianti sportivi” ammettendo la necessità di lavori strutturali. “Noi saremmo felicissimi di giocare a casa nostra, nel nostro stadio – interviene dal pubblico il capitano della squadra – ma in attesa che vengano sistemate queste situazioni, dove possiamo giocare? Siamo in condizioni critiche”.
Giulivi, allora, apre alla società. “Non è intenzione del comune denigrare lo sport, ma dobbiamo distinguere tra ciò che è di competenza del comune è quanto delle società. Per questo faremo il bando, e lo faremo su due campi sportivi identici”: Poi parla dell’idea della realizzazione di un campo sintetico anche al Cardoni e di pari opportunità: “I soldi spesi su un campo saranno spesi anche sull’altro”. Quindi convoca, a fine consiglio, una delegazione del Tarquinia Calcio per risolvere il problema: ne scaturirà un’autorizzazione alla società a giocare al Bonelli fino a quando i lavori al Cardoni non saranno ultimati.
Ma prima il consiglio fiume vive di confronti e scontri su tanti temi all’ordine del giorno, in particolare quello sul nuovo regolamento del trasporto scolastico in cui è previsto il pagamento della tariffa per chi ne vuole usufruire. A prendere la parola è di nuovo Riglietti: “Per i comuni virtuosi – spiega – è prevista la possibilità la possibilità di offrire gratuitamente il servizio”. Tra scambi di carte e interpretazioni, Giulivi interviene e chiarisce come sia una decisione politica della maggioranza quella di mettere a pagamento il servizio. Ma durante la discussione la minoranza nota come, per l’assenza del consigliere Ziccardi, la maggioranza per qualche minuto resta senza numero legale. Evidente la tensione anche tra i banchi della maggioranza, ma l’amministrazione si ricompatta prima dell’appello. E la sorpresa arriva dall’opposizione, con Andrea Andreani del Movimento 5 Stelle che vota a favore del regolamento.