Riceviamo da Silvia Blasi e pubblichiamo
Con la D.G.R. n.561 del 30 luglio 2019 sono state presentate le “Linee guida per il funzionamento dell’Ufficio Europa e della Rete Regionale degli Sportelli Europa”.Se si va a vedere sull’apposito sito, gli sportelli Europa dovrebbero avere la funzione di fornire ai cittadini: “indicazioni su tutti i bandi in uscita, sulle procedure di adesione per la presentazione delle domande e su qualsiasi altra informazione inerente gli avvisi pubblici regionali e quelli gestiti direttamente dall’Ue.”
Sono stata critica sul principio di funzionamento del progetto di riorganizzazione adottato dalla Giunta e presentato a distanza di due mesi in Consiglio, in quanto la rete dei punti Europa che si dovrà costituire è basata sulla disponibilità di risorse umane e strumentali messe a disposizione dai Comuni.
Come è noto i comuni non solo hanno carenza di risorse ma hanno una difficoltà strutturale a partecipare ai bandi europei e/o regionali perché la maggior parte carenti di competenze sulla progettazione che prevede, tra le altre cose, una ottima conoscenza della lingua inglese. In pratica, la Regione istituisce questa rete investendo zero, mentre i comuni dovranno fornire il personale che dovrà partecipare a corsi di formazione e informarsi sui bandi aperti.
Viene millantato un restyling operativo quando invece si tratta semplicemente degli attuali “Spazi Attivi” che ospiteranno gli Sportelli Europa e del sito lazioeuropa.it; come punto di riferimento della rete sono previste sole due persone operative per tutta la provincia di Viterbo.
Negli appunti ricevuti per la presentazione della D.G.R. 561 di cui sopra si legge: “La nuova configurazione del Servizio Ufficio Europa passa attraverso l’elaborazione di indirizzi operativi assunti tramite le Linee Guida che prevedono, tra l’altro, un raccordo con il Consiglio regionale (punto 2 lett.D) nell’ottica di un maggior coinvolgimento dei consiglieri verso le istanze del territorio regionale e quindi una collaborazione operativa con le strutture consiliari competenti in materia – II commissione consiliare affari europei, Segreteria tecnica Europa della Presidenza, Area adempimenti derivanti dall’appartenenza all’UE”.
Ho appreso il 20 ottobre che la programmazione dei fondi europei 2021 – 2027 è in fase avanzata di definizione e nonostante abbia chiesto più volte di audire gli uffici competenti della Giunta non ho mai ricevuto risposta. Non c’è che dire: proprio un grande coinvolgimento e collaborazione operativa con le strutture consiliari competenti.
Silvia Blasi – Consigliera Regionale M5S Lazio