Riceviamo e pubblichiamo
In queste settimane le classi prime dell’IISS “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia sono impegnate in un programma di attività organizzato da Semi di Pace insieme al team del centro di ascolto psicologico e assistenza legale realizzato dall’associazione e finanziato della Regione Lazio attraverso il progetto “Rondini. Contro la violenza sulle donne, il bullismo e la dipendenza dal gioco d’azzardo”.
Gli incontri si svolgono principalmente alla Cittadella di Semi di Pace e sono articolati in due distinti percorsi incentrati sulle tematiche del bullismo e della Memoria.
Il percorso sul bullismo è gestito dal team del Centro Rondini, composto da due psicologhe e un avvocato, e impegna i ragazzi in attività mirate all’analisi delle proprie paure rispetto al giudizio altrui e all’approfondimento degli aspetti legali relativi alle pratiche di bullismo e cyberbullismo.
Il percorso dedicato alla Memoria prevede invece la visita al Memoriale della Shoah, allestimento permanente, situato alla Cittadella, che ospita un vagone merci del 1935 corrispondente ai carri ferroviari utilizzati per la deportazione nei Lager nazisti, posizionato al centro di un sentiero di siepi di alloro all’interno del quale è allestita la mostra “La Shoah in Italia. Persecuzione e deportazioni (1938-1945)”.
I laboratori per studenti sono solo uno dei tanti risultati della collaborazione tra Semi di Pace e l’istituto “V. Cardarelli” che, grazie alla sensibilità della dirigente dott.ssa Laura Piroli e del corpo insegnante, è da anni partner dell’associazione in diversi progetti sociali e di sensibilizzazione.
Attraverso le attività per gli studenti, ma non solo, la Cittadella di Semi di Pace afferma ancora una volta la propria importanza, oltre che come polo di inclusione sociale per i cittadini di Tarquinia e dei Comuni limitrofi, anche come luogo didattico e formativo, un punto di riferimento per i giovani. Il parco della Cittadella è un complesso demaniale di circa due ettari; un tempo utilizzato come discarica di rifiuti, è stato poi riqualificato dai volontari di Semi di Pace, i quali lo hanno trasformato nell’area verde polifunzionale che è oggi: un’autentica testimonianza del recupero di una proprietà dello Stato. Nel 2017 l’Agenzia Nazionale del Demanio ha deciso di premiare l’impegno e i risultati raggiunti da Semi di Pace con una concessione di valorizzazione dell’intera area.