Tanta gente, tanta da riempire la Cattedrale di Tarquinia e il sagrato, ha salutato oggi, per l’ultima volta, Roberto Meraviglia.
L’ex senatore e sindaco di Tarquinia aveva già ricevuto numerosi omaggi, in questi giorni, nella camera ardente allestita presso la sala consiliare del Comune: ma fortissima è stata la presenza popolare anche alle esequie, conclusesi fuori dalla chiesa con un lungo applauso mentre il feretro attraversava il sagrato prima del corteo, accompagnato dalla banda.
Ad aprire la cerimonia, in chiesa, era stato l’attuale sindaco di Tarquinia, Sandro Giulivi. “Oggi sono qui per omaggiare un uomo che ha vissuto per la sua città – ha esordito – un uomo democratico, di cuore, di coraggio; un uomo intelligente ed oltre ogni visione di partito, che ha sempre mostrato passione e rispetto della dignità di ogni persona. Oggi voglio dirti grazie per tutto quanto hai fatto per noi: la Città di Tarquinia ti sarà sempre riconoscente”.
Toccante anche l’intervento di Don Augusto Baldini, che ha accompagnato nell’ultimo periodo la confessione di Roberto, diventandone una sorta di confidente. “E più di tutto – ha detto – viveva con gratitudine: per la famiglia d’origine, e per quella che ha costruito, sua moglie, i figli, i nipoti. “Ho cercato di vivere per fare il bene”, mi ha detto una volta, ricordando come tutti gli ricordassero il suo “ci penso io”. “Non sempre ci sono riuscito”, mi diceva, “ma ce l’ho messa tutta sempre”.
In nome della famiglia ha parlato la figlia Monia, che ha ringraziato i presenti, gli amici e tutti coloro che hanno permesso, in questi giorni, gli omaggi a Roberto. Parole in ricordo anche da parte di Franco Trippanera e Osvaldo Pesiri.