Riceviamo da SuperAbile Viterbo e pubblichiamo
SuperAbile sbarca in Norvegia. Matteo Moroni, 22enne di Tarquinia, uno dei referenti del progetto fondato da Alfredo Boldorini, porterà la sua testimonianza durante i cinque mesi di Erasmus nella città di Kristiansand.
Partito per il paese scandinavo l’8 agosto scorso, per l’ex liceale del Vincenzo Cardarelli, dopo 50 giorni di permanenza, è tempo di un primo bilancio.
“E’ un’esperienza bellissima – sono le prime parole di Matteo Moroni -, del tutto nuova, fatta per conoscere persone, imparare a vivere da solo abbattendo le barriere che la sindrome di Poland impone per esplorare una nuova realtà lontana dall’Italia e per certi versi molto differente. Sono entrato in contatto con persone da tutto il mondo, conoscendo le culture, le usanze e le particolarità. L’università stessa fa immergere tutti gli studenti in un clima di socializzazione e amicizia, accompagnando così allo studio e le lezioni una crescita non solo personale ma anche intellettuale. In questo senso sono molto contento di vedere che l’istituzione asseconda l’inclusione e l’integrazione. Da quello che ho notato fin’ora non ci sono mai stati episodi negativi. Anzi. L’inglese – prosegue il giovane testimonial di SuperAbile – è la base per tutto questo poiché è la lingua che ognuno parla per quasi l’80% della sua giornata. Ogni studente si trova così sulla stessa barca ed è spinto ad avvicinarsi agli altri per avere sostegno e, perché no, ridere delle nostre lacune ed errori.
Il tempo qui sembra essersi fermato, come se mi trovassi in un’altra dimensione, eppure i giorni passano e il legame che mi unisce alle persone che ho conosciuto sembra essere qualcosa di speciale e che durerà per tutta la vita. L’Erasmus? E’una di quelle esperienze che infatti non sarà possibile dimenticare, sia perché arricchisce sotto ogni punto di vista, sia perché questa è per me una grande occasione di scoprire come la forza di volontà batte in ogni caso le avversità. Ciò che preoccupa ogni giovane prima di partire, o scegliere di farlo, è il distaccarsi dagli affetti e la paura di trovarsi in una situazione di difficoltà, dove si è costretti a cavarsela da soli e assumersi molte responsabilità. Per superare questa paura è importante capire che nulla di ciò che lasciamo è perso e che al nostro ritorno invece vedremo tutto con occhi diversi, apprezzando tutto ciò che invece davamo per scontato prima di partire, nonché la miriade di bellezze del nostro paese.
Una nuova forza interiore si sviluppa, costruita sull’evidenza pratica di come ognuno di noi può scegliere la sua strada e che nonostante tutte le avversità niente può fermare la volontà umana. Rinunciare a partire per paura del fallimento non porta da nessuna parte ma anzi, il vero fallimento sarebbe proprio questo. È proprio dagli errori e dalle difficoltà che s’impara a vivere – conclude il suo primo report dalla Norvegia Matteo Moroni -, migliorando ogni volta e imparando sempre qualcosa di nuovo”.
Seconda esperienza internazionale, quindi, per SuperAbile Viterbo che, dopo quella con gli studenti tedeschi della città di Augusta, in viaggio di istruzione al Liceo Santa Rosa da Viterbo, incontrati lo scorso 10 aprile, avrà la possibilità di far conoscere il proprio format anche in terra scandinava.
“Siamo felici di questa iniziativa condivisa con Matteo prima di partire – sostiene Alfredo Boldorini, fondatore di SuperAbile Viterbo -. Per noi è un grande privilegio essere presenti in Norvegia. Siamo felicissimi anche e soprattutto per quanto sta facendo Matteo, giovane preparatissimo e motivatissimo, che ringrazio per la sua disponibilità: l’esperienza Erasmus lo arricchirà sotto molto punti di vista”.
SuperAbile Viterbo