“Facciamo un appello alle forze politiche ed ai movimenti per riaprire un dialogo che permetta di iniziare a costruire un’alternativa a questa amministrazione alle prossime elezioni”: il percorso del Movimento Civico che alle ultime amministrative ha sostenuto la candidatura a sindaco di Maurizio Conversini riparte cercando un ‘apertura alle altre forze sia di sinistra, partendo dal PD, che in generale di minoranza – il Movimento 5 Stelle – passando per i movimenti, da Una Primavera per Tarquinia alle associazioni ambientaliste, citando anche il Comitato per il diritto alla mobilità – e finendo con quei gruppi politici di centro finiti fuori dalla scorsa tornata elettorale.
“Con coerenza vogliamo portare avanti i temi e gli impegni al centro della scorsa campagna elettorale – le parole di Piero Rosati – Ma non ci sfugge il fatto che, da soli, possiamo arrivare sino ad un certo punto. Per cui, a settembre, organizzeremo un’assemblea per convocare simpatizzanti e sostenitore e chiedere loro se ritengono che questa esperienza possa diventare una realtà politica a tutti gli effetti, costituirci come movimento politico ufficiale. Lì si sentirà la necessita di concertazione per costruire un fronte per costruire alternativa verso le prossime elezioni”.
A tracciare i temi di base della discussione politica era stato, poco prima, il consigliere comunale Conversini, che aveva puntato l’attenzione su alcuni temi specifici. “Già in campagna elettorale avevamo fatto nostre alcune battaglie – spiega mostrando le raccomandate inviate a vari enti sollecitando soluzioni ai vari problemi segnalati – A partire dall’ospedale, passando per la stazione, dove la situazione di mal funzionamento è la stessa se non peggiore dei mesi scorsi. Ed ancora Talete: in consiglio abbiamo annunciato la nostra adesione al comitato viterbese per l’acqua pubblica per dire basta con Talete, ora abbiamo protocollato una bozza di delibera elaborata proprio dal comitato provinciale perché vada in discussione al primo consiglio comunale”.
Poi un nodo chiave, quello del recupero dei beni, delle strutture e delle aree ora nella disponibilità di stato o regione e da riportare, secondo l’idea di Conversini, in quella del comune.
“A partire da Arsial, che ha varie situazioni di questo tipo in capo, a partire dalla pineta a Sant’ Agostino, che crediamo debba tornare in capo al comune. Peraltro – specifica Conversini – non credo basti aver sistemato la sabbia che era andata a coprire la strada per dire “vi facciamo pagare subito”: il parcheggio a pagamento non è un regalo né ai tarquiniesi, né ai civitavecchiesi, dopo dieci anni di disagi ed in un posto dove non arrivano neanche le fogne”.