Riceviamo e pubblichiamo
Battiti lancia la prima fiera del libro di genere a Vetralla, “Le donne scrivono”, l’otto marzo, dalle ore 16 in piazza Marconi, con stand ed esposizione delle case editrici e librerie della provincia per dare voce alle parole delle donne. Per quanti secoli le donne sono rimaste fuori dai circuiti editoriali? Per quanto tempo a loro solo il compito di scrivere ricettari? Quante poche autrici nei libri di letteratura? Fino alla metà del ‘700 le donne scrivono per sé stesse. Bisogna arrivare alla fine dell’ottocento perché la donna conquisti un suo spazio nella letteratura. Trasgredire è d’obbligo, se la scrittrice vuole affermarsi, in un mondo che la vuole confinata nel ruolo di moglie e madre. Così inizia un percorso fatto di diari, autobiografia e lettere, che dà voce ai loro pensieri. Le protagoniste degli scritti femminili non hanno caratteristiche stereotipate, ma sono divenute figure consapevoli del proprio sesso, della propria condizione e del ruolo nella storia.
“Abbiamo pensato che fosse importante dare voce a chi spesso è ridotta al silenzio e non riesce ad esprimere i propri bisogni e le passioni.” – dice la presidente Stefania Giommi – “Per spronare le donne a prendere parola e dire la loro, senza aver paura di essere inadeguate o fuori posto”. La presenza di case editrici e librerie della provincia ci fanno ben sperare per questa edizione, la prima di una lunga serie di iniziative che faremo nel corso dell’anno. Insieme, con chi ci conosce e con chi ci conoscerà, continueremo a lottare per distruggere la violenza di genere e liberarci dai pregiudizi. Per questo motivo l’associazione Battiti aderisce alla manifestazione indetta dalla rete “Non una di meno” per difendere i diritti delle donne, nella società e nei luoghi di lavoro, che per tutta la giornata dell’otto marzo hanno indetto il primo sciopero generale. L’otto si lotta e si legge.
Associazione Battiti