Riceviamo e pubblichiamo
Il 21 febbraio scorso all’assemblea pubblica sul progetto dell’argine del Fiume Fiora, incontro organizzato per presentare una letterina scritta dai politici montalesi ai politici regionali e parlamentari, era presente anche l’europarlamentare Roberta Angelilli, che però da loro si è distinta.
Al tavolo presenti solo politici che, come fatto notare dai presenti, parlavano in “politichese”. Alcuni noti commercianti della marina domandavano circa i contributi regionali agli alluvionati ricevendo le solite risposte tendenti ad uno scarico di responsabilità. Solo per ultimi venivano fatti intervenire al dibattito anche gli attivisti del M5S che chiedevano all’Europarlamentare Angelilli se il progetto rispettasse la normativa europea, cioè se fosse legale, e come poteva quindi la comunità europea finanziarlo se in contrasto con le sue stesse normative, quindi le consegnavano copia della denuncia già presentata dal M5S alla commissione europea. Mentre il sindaco rispondeva a mo’ di scherno con un “tutto qua”, la consigliera Angelilli riconosceva che il progetto prevedeva tanto cemento, evidente impatto ambientale, che si sarebbe documentata ed agito di conseguenza. A distanza di qualche giorno l’europarlamentare ha mantenuto la parola e presentato un’interrogazione alla commissione europea. Intanto, mentre gli altri redigevano in 27 anni una letterina, il M5S già aveva presentato tramite il Consigliere Regionale Silvia Blasi interrogazione alla Regione Lazio, poi come detto, denunciato il progetto alla Commissione Europea, quindi richiesto nuova conferenza servizi su Diga Enel e infine consegnato accesso agli atti per Bracci a Mare.
Un altro attivista grillino interveniva circa il corretto funzionamento della diga Enel e bracci a mare spiegando che la diga in caso di forti piogge in concomitanza con l’apertura delle paratie provoca un’ondata di piena molto preoccupante tanto da determinare ogni volta l’allerta con invio alla popolazione di sms di avvertimento pericolo apertura diga. I bracci non funzionano perché portano la sabbia dal mare dentro la foce del fiume realizzando un tappo. Risolti questi due aspetti l’attivista a 5 stelle si chiedeva se sarebbe stato poi ancora necessario realizzare il muro ed il terrapieno e/o se comunque sarebbe stata necessaria un’opera molto più semplice e meno impattante. A tali considerazioni nessuno ha voluto rispondere.
Questi politici locali oggi si vantano per aver sottoscritto tutti insieme una letterina priva di contenuti che serve loro solo per salvare la faccia perché fino ad oggi in 27 anni non hanno fatto NULLA. Invece di occuparsi della messa in sicurezza del fiume Fiora ora l’unica loro preoccupazione è quella di screditare il M5S per la non firma. “Anche se decisamente troppo tardi ci saremmo aspettati almeno un documento reale, dai contenuti seri, approvato dal consiglio comunale altro che letterina” rispondono i grillini.
Concludendo la farsa dell’assemblea pubblica è servita, seppur casualmente, a far incontrare il M5stelle con europarlamentare e qualcosa di buono è accaduto. Così, sono state proprio due donne a fare i fatti: Roberta Angelilli e Silvia Blasi. Il M5S le ringrazia e in vista della festa della donna porge gli auguri a loro e tutte le donne, ma al consigliere regionale Blasi un augurio particolare in quanto da qualche giorno neo-mamma.
M5stelle Montalto