https://www.youtube.com/watch?v=hZqmEnjvS2M
29 agosto del 1966: esattamente 50 anni fa. San Francisco, Candlestick Park: davanti ad una folla di fan pazzesca, i Beatles chiudono la loro tournée americana fatta di delirio, isterie e bagni di folla. Chissà se quando Paul, John, George e Ringo salutarono il pubblico erano consapevoli che, quello, sarebbe stato il loro ultimo concerto.
E già, cade proprio oggi l’anniversario dell’ultimo concerto dei Fab Four: non dell’ultima esibizione live, però. Quella è infatti datata 30 gennaio 1969 ed è la celebre improvvisata sul tetto della Apple Records a Savile Row, a pochi passi da Regent Street. Ma la notte a San Francisco segna l’inizio della fine della favola dei quattro ragazzi di Liverpool, usciti da quel tour americano con un successo enorme negli occhi, ma un nervosismo insopportabile addosso.
Stanchezza, stress, i lati negativi di un successo planetario e la via via crescente insofferenza interna stavano sfaldando la compattezza di un fenomeno che già era leggenda della musica.
Mentre i fan ricordano questa data come una delle tante date culto del calendario della Bealtesmania, è atteso nelle sale cinematografiche “The Beatles – Eight days a week”, il film diretto da Ron Howard e prodotto in collaborazione con Paul McCartney, Ringo Starr, Yoko Ono Lennon e Olivia Harrison. La pellicola è un racconto dei primi anni di carriera dei Beatles, dal 1962 sino al 1966, con preziosi filmati rari e inediti, che esplora il dietro le quinte della band, il modo in cui prendevano le decisioni, creavano la loro musica e costruivano insieme la loro carriera.