Siamo andati a parlare di calcio con uno che se ne intende, Piero Forcella, da anni oramai integrato nell’organigramma della Corneto, il quale quest’anno ha dato una mano ai ragazzi dell’Elite, contribuendo al bel risultato del mantenimento della prestigiosa categoria.
A ben vedere una salvezza abbastanza agevole, con un paio di giornate d’anticipo, oltre tutto.. I ragazzi avevano fatto una buona preparazione e così sono riusciti a fare un girone di andata assolutamente positivo; poi, nel girone di ritorno, sono cominciate le difficoltà: Mister Mario Gufi, ha dovuto lasciare la squadra per motivi di lavoro, alcuni ragazzi hanno dovuto dare una mano anche alla prima squadra e quindi, logicamente, si è ridotto l’organico disponibile ma, nonostante tutto, la voglia di vincere, il coraggio e l’impegno di tutti hanno fatto la differenza.
Hai avuto problemi a prendere la guida di una squadra nel bel mezzo di una stagione? Assolutamente no, li conoscevo tutti, alcuni li avevo allenati già fin da piccoli e con l’aiuto di Graziano Sileoni, che anche lui li conosceva, siamo riusciti a mantenere integro un gruppo che non ha deluso le nostre aspettative centrando l’obbiettivo salvezza.
Una bellissima “eredità” da lasciare ai ragazzi che quest’anno faranno il salto di categoria, non c’è che dire; che progetti hai per il futuro? La Corneto è la mia casa, oramai. Conosco tutti ed ho tanti amici, perciò, indipendentemente dai compiti che vorranno affidarmi, io vorrei restare qui. Nella mia famiglia.