Circa duemila persone hanno partecipato, domenica 22 maggio 2011, alla “catena umana” organizzata dal comitato “Vota Sì per fermare il nucleare” che si è svolta sulla spiaggia di Montalto di Castro (VT).
Ai manifestanti, provenienti da Roma, dal viterbese e dalla toscana, si sono via via affiancati numerosi bagnanti che hanno condiviso le finalità dell’iniziativa tesa a sollecitare la partecipazione al referendum del 12 e 13 giugno prossimi e il voto al Sì per fermare il nucleare.
A un segnale stabilito, tutti i manifestanti si sono sdraiati sulla sabbia, mimando una catastrofe nucleare, per denunciare il pericolo insito in questo tipo di energia.
Il coloratissimo corteo poi é proseguito lungo tutta la spiaggia, raccogliendo l’adesione e il sostegno di altri bagnanti che si sono uniti spontaneamente alla catena umana. Il corteo ha visto la partecipazione di esponenti di vari partiti e associazioni, segno evidente che l’impegno antinucleare è assolutamente trasversale.
Il presidente nazionale dell’associazione ambientalista “Fare Verde” Massimo De Maio, ha lanciato un appello a tutti i cittadini a votare in massa il referendum andando “aldilà degli schieramenti partitici”. Il presidente regionale di “Legambiente” Lorenzo Parlati ha ribadito che “il nucleare fa paura, a Montalto come nel resto d’Italia” e ha lanciato un appello alla popolazione di andare a votare il 12 e 13 giugno prossimi.
Soddisfatto Stefano Sebastiani portavoce del “comitato antinucleare di Montalto di Castro” che ha parlato di “riuscitissima manifestazione” anche se nel contempo ha denunciato “che ci sono imprenditori che già stanno promettendo posti di lavoro nell’ipotizzata centrale nucleare.”